lunedì 8 luglio 2019

STRANGER THINGS 3: Cosa ne penso? (no spoiler)

Partiamo dal presupposto che non mi aspettavo niente da questa terza stagione e che, di conseguenza, il livello per cui mi è piaciuta non è direttamente proporzionale all'hype che avrei potuto avere nell'aspettarlo. Inoltre, devo dire che, per mia grande sfortuna, la seconda stagione non mi era piaciuta così tanto della prima, poiché per me potevano fermarsi lì e avrebbero reso il tutto meraviglioso e perfetto.

Date le premesse, questa stagione mi è piaciuta, in particolare ho adorato le immagini che riescono a musica che si sposava benissimo con gli avvenimenti e, in generale, la trama. Non a caso, sono riuscita a iniziarla e concluderla il giorno stesso della sua uscita, aka sono rimasta chiusa in casa con un ciotolone di popcorn perché non riuscivo a staccarmi!
tenere incollato chiunque; la
Si sono creati due team e quasi tutti i personaggi femminili sono stati caratterizzati come delle badass assurde (Joyce is my lil baby, e vogliamo parlare di Erica?). I miei preferiti, rimangono senza ombra di dubbio Hopper, Steve, Dustin, Undi e Max (forse ho esagerato).
Ho, tra le altre cose, adorato il rapporto di amicizia che nasce tra Undici e Max, sottolineando come la prima sia cresciuta e come, grazie alla seconda, abbia scoperto ad essere non soltanto un esperimento dotato di poteri soprannaturali, ma una vera e propria ragazzina in grado di fare ciò che le pare.
Un punto soprattutto per una scelta particolare per un personaggio, che mi ha spiazzata ma mi ha fatta morire dalle risate e di soddisfazione per il supporter da parte dei duffer brothers (indizio per la scena: vomito).
La trama, in sé per sé, è stata molto accattivante e mi è piaciuto il modo in cui è stata gestita anche collegandosi a dei flashback di stagioni precedenti.

Sfortunatamente, però, devo ammettere che certe cose mi hanno fatto storcere il naso.
In particolar modo, i personaggi: li ho trovati davvero molto piatti rispetto alle stagioni precedenti, a parte per Hopper a cui è stato affidato un vero e proprio ruolo da protagonista, come stava procedendo già dalla prima stagione. Tutti gli altri, però, mi hanno dato una sensazione di vuoto in un contorno già di per sé confuso e non ben definito: troppe storie amorose inutili e infilate giusto per dare un pizzico di sentimentalismo (riuscito male), drammi inutili sofferti troppo mentre quelli giustificati sofferti troppo poco. Non ho visto il dolore che avrei voluto percepire in certe scene, e non ho sentito la gioia che ci sarebbe dovuta essere in altre. Soprattutto Will ha avuto davvero poca importanza, lasciato lì quasi come un personaggio secondario, isolato e talvolta mostrandosi completamente infantile.
Inoltre, ho davvero reputato certe scene troppo, ma troppo forzate. Hanno cercato di infilarcele giusto per insaporire ulteriormente una zuppa che di per sé era già saporita. Avrei, quindi, preferito una prima stagione uguale a quella che ci hanno dato e una fusione tra la seconda e la terza, magari con qualche episodio in più ma eliminando le parti di entrambe le stagioni che hanno fatto calare un po' l'atmosfera e l'euforia dei fan.
Per concludere, una domanda lecita che mi pongo: ma i genitori degli altri ragazzi, come fanno a non accorgersi della scomparsa di uno di loro per giorni? E se se ne accorgono, come mai non si preoccupano neanche un po'?

Nonostante, quindi, queste accortezze che potevano avere e che hanno reso la serie affascinante ma non perfetta, devo dire che si riesce a guardare senza problemi in modo scorrevole e continuato.
Ve la consiglio? Sì, ma spero che possa finire al più presto prima che possano rovinarla del tutto.

*Ps: non dimenticate i post crediti alla fine dell'ottava puntata!*

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