venerdì 30 settembre 2016

Recensione: Chi sta male non lo dice - Antonio Dikele Distefano.

Mi hanno sempre rimproverato qualcosa e io allora provavo a scendere a compromessi con me stesso limitando i lati di me che potevano risultare fastidiosi. Ma era inutile perché ogni volta ne trovavano altri. Ho capito poi, dopo tanti tentativi, che non dovevo per forza cambiare me stesso, che sarei stato più felice se mi fossi scelto un po’ di più, ogni tanto.” 
Chi sta male non lo dice è una novella, un racconto breve. Una richiesta di aiuto. Chi sta male non lo dice è la prova che si può essere in due, ma si soffre da soli. 
Di cosa parla Distefano in questo libro? Come i due precedenti, ci racconta di una storia finita, dell'amore quando smette di esistere. Del guardare in faccia la realtà. 
Perché quando una persona sta bene non ha bisogno di nessuno? Perché se si trova di meglio, quello che per noi era tutto si lascia perdere? Perché chi sta male non lo dice?
 “Che sei bella lo sanno tutti. Ma non tutti sanno che quando ti bacio tra l’orecchio e il collo fai una smorfia di piacere, che di notte anche quando non c’è “nessuno parli a bassa voce come a non voler disturbare, che ti addormenti di colpo e respiri piano, che tieni gli occhi chiusi quando baci e le mani sul mento di chi baci. Non sanno che vuoi sentirti protetta, che sei sensibile. Non sanno che provi i brividi se ti bacio sulla schiena, che quando te ne vai, poi fai venire voglia di vederti ancora.” 
È giusto tradire? È giusto uccidersi quando la vita si fa più complicata? Prendersela con le persone per colpe che si hanno commesse?
In ogni libro, Distefano ci mostra la linea sottile che separa la felicità dalla tristezza, lo stare insieme dall'abbandono. È giusto cercare quando non si possiede più nulla? 
Ma Chi sta male non lo dice, parla anche di altro. Come può sentirsi una persona definita 'nero che vuole essere italiano'? Cos'è il razzismo? Come si vive in una città di delinquenti? Una città di drogati, di malfattori, di ladri. Come si fa a vivere?
In ogni suo libro l'autore mette un po' di sé, i suoi pensieri, la sua versione. Cosa pensa della vita, dell'amore. 
Nessuno si salva da solo, la felicità non è gli altri, ma non è nemmeno sé stessi. 
Sorridiamo perché ci hanno insegnato a farlo, perché se abbiamo bisogno di sfogarci, ci dicono che poi tanto passa e non di piangere per sfogarci. 
Viviamo perché ci hanno dato la vita, e non perché abbiamo bisogno di farlo. 
Ci innamoriamo delle persone sbagliate consapevoli, sapendo che finirà. 
Stiamo male perché ci sentiamo in colpa della troppa felicità, e ci lasciamo sopraffare da qualsiasi emozione. Quando dovremmo essere noi a regnare su di loro. 
“Ti inumidisti le labbra e con amarezza mi dicesti “tu non devi aiutarmi. Smettila di parlarmi come se fossi malato. Io so cosa devo fare, lasciami in pace, cosa vuoi da me?”. Io da te non volevo nulla, o forse solo stare bene, nient’altro. Non pretendevo che curassi le mie ferite e nemmeno che mi insegnassi che non ero capace “di sentirmi viva da sola, che le storie d’amore non sono altro che storie di vita destinate a finire. Non volevo niente, perché quando mi sono aspettata qualcosa, la vita mi ha risposto “tanto non succederà”, perché quando ho provato a essere felice, ho capito che mi sarebbe bastato solo stare meno male. Perché quando mi sono innamorata, ho capito che da me si può solo fuggire.”

giovedì 29 settembre 2016

Chiacchiere e libri.


Ciao a tutti lettori! Come va?
A me bene, a parte il raffreddore, mal di gola e cose varie che con l'inizio dell'inverno sono cose praticamente di base.
Oggi vi porto una nuova rubrica, che porterò avanti tutte le volte che non riuscirò a pubblicare tutto ciò che speravo di pubblicare, o cose varie.
Questa settimana è mancato il WWW, come anche la scorsa, semplicemente perché non sto leggendo: inizio libri e non li completo. Aaah, questa scuola. Adesso ho appena posato il libro che ho in lettura e che spero di finire, almeno questo. Ma ne parleremo dopo.

Di cosa tratta questa rubrica? 
Di niente e di tutto, probabilmente. Qui mi metterò a dire le ultime novità sui libri, dirò cose random sulla mia vita scolastica, i miei compiti, degli ultimi acquisti e tutto ciò che mi passerà per la mente,

Dopo aver chiarito questo, iniziamo a sproloquiare.

Il libro che sto portando avanti in questa giornata è Chi sta male non lo dice di Antonio Dikele Distefano, che per (s)fortuna è disponibile solo in ebook, in modo totalmente gratuito. Ho appena finito la prima parte, e devo dire che mi sta piacendo, si nota che questo sia il terzo libro, si ha un cambio radicale da Fuori piove, dentro pure, passo a prenderti? a questo. Anche se penso che il mio preferito dell'autore rimarrà il secondo, Prima o poi ci abbracceremo.
Oltre a questo libro, che sto leggendo principalmente perché è breve e quindi riesco anche a finirlo oggi che non ho molti compiti, ho in lettura molti altri libri, tra cui:

  • Non ti muovere, di Margaret Mazzantini;
  • I miei piccoli dispiaceri, di nonricordol'autrice;
  • Cent'anni di solitudine, di Marquez;
  • Prometto di sbagliare, di Freitas;
  • Poesie, di Prevért. 
Probabilmente ne avrò altri, ma sono praticamente tutti in pausa, tranne il primo e le poesie, che sono più semplici e veloci da leggere. Non ti muovere mi sta piacendo, anche se ho trovato dei punti in comune con la D'Urbano, nello stile di scrittura, anche se Nessuno si salva da solo lo preferisco. Ho notato che in entrambi si parla di tradimento, di famiglia.. Vi farò una recensione quando avrò finito di leggerlo, si spera.
I miei piccoli dispiaceri mi sta piacendo tantissimo, ma per colpa del poco tempo che posseggo non riesco, e per leggere questo libro c'è bisogno di molta concentrazione, poiché tratta di un argomento molto importante, ovvero il suicidio. 

Inoltre, un paio di giorni fa mi è arrivato un segnalibro carinissimo che avevo ordinato ad agosto da aliexpress.. Quel sito mi sta mandando in rovina, ma davvero.
Oltre a questo stavo pensando di fare due post per mostrarvi i miei segnalibri e i miei gadget legati ai libri, magari fatemi sapere se vi va. Tra l'altro mi scuso con la ragazza che mi ha taggata nel premio, avendole detto che avrei fatto il post lunedì e siamo a giovedì e ancora non l'ho fatto, ma il problema è sempre quello. Argh, ho bisogno di un po' di tempo libero.

Infine concludo ringraziandovi per i 32 follower, poiché il fatto che crescano sempre di più significa che il mio ''lavoro'' viene apprezzato, e la mia passione per la lettura accettata da altri. Quindi grazie e scusate per i pochi post. 
Alla prossima lettori! 



venerdì 23 settembre 2016

5 cose che: 5 luoghi che vorrei vedere almeno una volta #7


Buon venerdì lettori!
E' da ieri che sono un po' malaticcia, maledetta influenza.
Ma lasciamo perdere e buon autunno! Inoltre vorrei ringraziarvi per i 30 follower, che magari per qualcuno saranno niente, ma partendo da soli 3 follower, per me è un grandissimo traguardo! Grazie a tutti *festeggiamo*!
Oggi, come ogni venerdì, è tempo di.. 5 cose che, creata dal blog Twins Books Lovers, per saperne di più andate qui, mentre, se volete vedere i miei post precedenti cliccate su;
L'argomento di oggi è molto interessante, ma partiamo subito! 


1) KING'S CROSS - LONDRA.


Chi non vorrebbe visitare King's Cross? Suvvia! 

2) VENEZIA - VENETO.


Venezia è un piccolo sogno che posseggo da tempo, studiai qualcosa in arte e me ne sono innamorata. Guardate la disposizione delle case, i colori.. Innamorata.

3) FIORDI ARTICI - NORVEGIA. 


Non riuscivo a decidere per la foto, ceh oddio, non vi viene voglia di prendere il primo aereo che passa e andarci? O di andare a piedi senza soldi con un autostop? Portatemi vi prego. 

4) MANHATTAN - NEW YORK.


State preparando la valigia, vero? E mi portate, vero? vero? verO? veRO? vERO? VERO? 

5) TOKYO - GIAPPONE. 


Giappone > anime > cose pucciose > voglia di comprare tutto.
Solo io penso che qualsiasi cosa sia fatta dai giapponesi sia stra pucciosa? E poi, come praticamente tutti i luoghi che vi ho citato, adoro i colori. Inoltre mi interessa molto la cultura orientale.. mmh, dovrò comprare qualche libro a rigu.. No! Stiamo parlando di luoghi. 
(Piccola domanda, avete mai visto le pubblicità che trasmettono lì? A me fanno morire).


Questi erano i miei cinque luoghi che vedere almeno una volta! Sì, vi comprendo, cinque sono pochissimi, ma quali sono i vostri? Fatemi sapere con un commento. 
Alla prossima! 



venerdì 16 settembre 2016

5 cose che: 5 personaggi che vorrei incontrare nella realtà #6


Buongiorno/buonasera lettori!
Ieri c'è stato il mio rientro a scuola, e tutto sommato è andato bene. E a voi? Com'è stato il primo giorno?
Oggi, come ogni venerdì, partecipo alla rubrica delle 5 cose che creata dal blog Twins Books Lovers, per saperne di più andate qui, mentre, se volete vedere i miei post precedenti cliccate su;
L'argomento di oggi è praticamente quello che bramavo di più tra tutti. I cinque personaggi che vorrei incontrare nella realtà (solo cinque? 'na parola!).
Ma partiamo subito! 


1) HARRY POTTER SAGA - J.K. ROWLING.

Leviamoci il pensiero e partiamo con le cose scontate. O sbaglio? 
Chi non vorrebbe incontrare tutti i personaggi della saga di Harry Potter? Suvvia! Non mentite a voi stessi.. lo so che ci state pensando! 
Se proprio dovessi scegliere, probabilmente preferirei incontrare Hermione, poiché è davvero simile a me. (O Draco, perché ceh, Draco è Draco e poi.. potrebbe essere che io li shippi, ma forse eh).


2) NON ASPETTARE LA NOTTE - VALENTINA D'URBANO.










Un'altra persona che vorrei incontrare è la protagonista di Non aspettare la notte (recensione qui). Lei principalmente per il suo carattere, è una kick-ass vera è propria, una dura ecco. E nonostante ciò che ha passato e che sta passando riesce, anche timidamente, a farsi rispettare e ad andare avanti, da sola. E io adoro i personaggi forti, e lei li rappresenta davvero

3) NOI SIAMO GRANDI COME LA VITA - AVA DELLAIRA. 



Anche di questo romanzo ho fatto una recensione, che vi lascio qui. Non sono molto contenta di quest'ultima, non perché l'abbia scritta senza voglia o cose del genere, semplicemente penso che questo libro non riesca ad essere descritto tramite pochi parole. Leggetelo, vi prego.
Ma comunque, la persona che vorrei incontrare non è la protagonista, bensì la sorella, May. Perché? Per cercare di comprenderla, e capire perché ha fatto quello che ha fatto.

4) NOI DUE AI CONFINI DEL MONDO - MORGAN MATSON.

Anche qui, come prima, ho fatto una recensione (qui).
Di questo libro mi piacerebbe incontrare un po' tutti. Amy per aiutarla ad aprirsi di più, cercare aiuto se ne ha bisogno. Roger perché mi sembra un ragazzo dolcissimo e mi piacerebbe farci due chiacchiere. Il fratello e la madre di Amy, gli amici di Roger.. beh, non riuscirei a scegliere!



5) JANE EYRE - CHARLOTTE BRONTE.

Come non potrei voler incontrare Jane Eyre? E' praticamente me, solo un po' (pochissimo proprio) più grande. Ceh, Jane del mio cuore.



Ma comee è già finito? che barba. 
Avrei voluto mettere molti più personaggi (ESEMPIO ROBA BUONA PRESA DA SHADOWHUNTERS) ma ho preferito essere più ''originale'' e meno scontata, e quindi ecco qui i miei cinque personaggi.
Quali sono i vostri? 






lunedì 12 settembre 2016

Recensione: Non aspettare la notte - Valentina D'Urbano (NO SPOILER)

TRAMA
Giugno 1994. Roma sta per affrontare un’altra estate di turisti e afa quando ad Angelica viene offerta una via di fuga: la grande villa in campagna di suo nonno, a Borgo Gallico. Lì potrà riposarsi dagli studi di giurisprudenza. E potrà continuare a nascondersi. Perché a soli vent’anni Angelica è segnata dalla vita non soltanto nell’animo ma anche su tutto il corpo. Dopo l’incidente d’auto in cui sua madre è morta, Angelica infatti, pur essendo bellissima, è coperta da cicatrici. Per questo indossa sempre abiti lunghi e un cappello a tesa larga. Ma nessuno può nascondersi per sempre. A scoprirla sarà Tommaso, un ragazzo di Borgo Gallico che la incrocia per caso e che non riesce più a dimenticarla. Anche se non la può vedere bene, perché per Tommaso sono sempre più i giorni neri dei momenti di luce. Ma non importa, perché Tommaso ha una Polaroid, con cui può immortalare anche le cose che sul momento non vede, così da poterle riguardare quando recupera la vista. In quelle foto, Angelica è bellissima, senza cicatrici, e Tommaso se ne innamora. E con il suo amore e la sua allegria la coinvolge, nonostante le ritrosie. Ma proprio quando sembra che sia possibile non aspettare la notte, la notte li travolge... 

RECENSIONE
Non aspettare la notte è un libro che mi ha stupito, più di quanto pensassi a dire il vero.
In questo romanzo, la D'Urbano ha rivoluzionato il suo modo di scrivere, lasciando perdere il suo effetto sorpresa 'macabro', se così vogliamo definirlo, sostituendolo ad uno meno pesante, ma diretto e d'effetto, solito della nostra cara e dolce scrittrice (dovrò pure trovarla una buona volta in una delle strade d'Italia, non credete? Il mio povero cuore deve dirle molte cose).
Il romanzo è diviso in quattro parti, alcuni suddivisi anche rispetto al tempo che passa (es: tot anni dopo). L'edizione è edita Longanesi ed essendo un'uscita recente, si trova solo in cartonato, al prezzo di €16.90. Ha un totale di 384 pagine, e dovete leggerlo tutti.

I momenti principali della storia si svolgeranno in un paesino toscano, Borgo Gallico, dove le storie di due ragazzi - ormai ventenni - si incroceranno.
Tommaso e Angelica, entrambi destinati ad una vita crudele, chi per un avvenimento chi per un altro.
Angelica - nel prologo ragazzina - subirà un trauma influenzato da sua madre, che proverà ad ucciderla con un incidente stradale. Angelica, però, riuscirà a sopravvivere e, dopo un periodo di coma, si risveglierà e dovrà combattere con un corpo ricoperto da cicatrici, provando una vergogna tale da non uscire più di casa.
Tommaso invece, per colpa di una rara malattia, alterna giorni in cui vede sfocato a giorni in cui è totalmente cieco. Oltre a ciò, Tommaso rinuncerà ad iscriversi all'Università, lasciando suo padre deluso, trovandogli così un lavoro come barista da un amico.

È l'estate del 1994, sono passati sette anni dall'incidente che ha colpito Angelica, provocandole - oltre al corpo ricoperto di cicatrici - un vuoto dentro di sé, rifiutandosi totalmente di uscire dal suo rifiugio che è camera sua. Riesce a stare bene solo con suo padre - quelle poche volte che si trova a casa - e con Marinella, l'aiutante/domestica assunta per prendersi, per l'appunto, cura di lei. Riuscirà, quelle poche volte, ad uscire di casa solo con abiti lunghi e un grosso cappello che le nasconderà il viso.
Arrivanti alla villa di Borgo Gallico dove trasferiranno le vacanze, però, Angelica incontra una donna un po' bizzarra, sua vicina di casa, Giulia, la prima che riuscirà a guardarla solo negli occhi, escludendo il resto del suo corpo. Escludendo le sue cicatrici e i suoi solchi.
Inizierà così un'amicizia indistruttibile, che ritroverà questa donna e questa ragazza in tantissimi avvenimenti che segneranno entrambe. Inoltre, tramite una cartolina che arriverà a Giulia e che le leggerà Angelica, scopriremo cose del passato della prima che riemergeranno, cose che avrebbe preferito lasciare sotto terra, il più profondo possibile, aprendo così vecchie ferite, ferite più profonde di quelle visibili: ferite sentimentali, quelle che si trovano sotto pelle, che scavano all'interno del tuo corpo fino a lasciare di te poco e niente.
Quella ragazza la incuriosiva. Era la storia che si portava dietro, quello che nascondeva sotto i vestiti. O forse era il colore raro dei suoi occhi, quel volto straordinariamente attraente e rovinato, non avrebbe saputo dirlo. Ogni oggetto, ogni persona, racconta qualcosa. Lo fa con il proprio corpo, con quello che si trascina dietro.
•  •  •
Giulia la guardava come facevano suo padre e Marinella. Non le contava le cicatrici, non la compativa, non cedeva alla tentazione di distogliere lo sguardo. Giulia la guardava come fosse normale.

L'incontro più importante per Angelica, però, sarà quello con Tommaso. Un incontro del tutto casuale e strano, iniziato con una foto scattata dall'amata Polaroid di lui, per poterla rivedere nei 'giorni buoni' (giorni in cui riesce a vedere meglio rispetto agli altri).
Questi incontri verranno desiderati sempre più spesso, instaurando così un rapporto più intimo tra i due, un rapporto rassicurante per Angelica, poiché grazie (anche se, sfortunatamente) alla malattia di Tommaso, lei potrà essere se stessa, senza aver paura di essere notata solamente per il suo aspetto. Tommaso, però, uno dei pochi giorni buoni in cui riuscirà a vedere quasi totalmente, rimarrà lo stesso colpito da lei, definendola addirittura bella.
Se lui non l'accettava così com'era, brutta e sfregiata, non sapeva, sotto tutto quel sole, cosa avrebbe fatto. [..]  
Poi Tommaso allungò una mano e gliela posò sul viso, le accarezzò il naso, gli zigomi, le labbra e il mento, passò le dita sul brutto taglio che le feriva la guancia. La pelle ruvida sembrava cuoio, toccarla gli faceva un effetto strano, gli torceva lo stomaco in una maniera piacevole. Sorrise.   
«Dio, come sei bella.»
Inizierà da qui una storia unica e indimenticabile, che riuscirà a segnare ogni lettore parola per parola, scoprendo ad ogni pagina nuove sfaccettature dei nostri protagonisti, facendoceli amare e odiare al tempo stesso.
Ma, essendo che la D'Urbano rimane comunque la D'Urbano, accadrà un evento davvero negativo, che darà un cambio radicale nella vita della nostra coppia del cuore. Dalle stelle alle stalle, come si suol dire.
Accadrà tutto velocemente, da amore si passerà ad odio, arrivando - quasi - all'indifferenza. Vari intoppi divideranno ancora di più questi due corpi, anche se le loro anime saranno sempre unite.
«Giulia, puoi dire quello che vuoi, puoi parlare di tempo e di pazienza. Ma se si tratta di Angelica io non ho né l'uno né l'altra. Non ho nessuna intenzione di stare senza di lei. Me la vengo a riprendere, fosse anche l'ultima cosa che faccio.»
Giulia, nel frattempo, diventerà una figura costante nella vita di Angelica, arrivando ad essere quasi come una mamma per lei, rimanendo nei momenti più difficili.
Devi prenderti cura di te, altrimenti ti rovini. Altrimenti ti spezzi. [..] 
«Giulia, non ce la faccio a venire di là. Non ce la faccio a fingere che vada tutto bene.» [..] 
«Dici sempre così. Dici sempre che non puoi farcela, e invece poi ci riesci.»
E in un attimo può cambiare tutto. In un attimo la felicità può trasformarsi in tristezza. In un attimo la luce può trasformarsi nelle tenebre più buie. E se invece fosse il contrario?


Buon inizio settimana lettori! E buon inizio scuola per chi l'ha iniziata oggi, io tornerò giovedì. 
Oggi vi porto la recensione di un libro che mi ha colpito davvero molto, spero che la recensione vi piaccia. Alla prossima! 

venerdì 9 settembre 2016

5 cose che: 5 nuove aggiunte alla wishlist #5


Buon venerdì lettori!
Anche se venerdì scorso non sono riuscita a pubblicare il post, oggi sono tornata con la rubrica 5 cose che, creata dal blog Twins Books Lovers.
Oggi parliamo di soli 5 titoli che abbiamo aggiunto nella nostra infinita *ouch ouch* wishlist.
Iniziamo? Iniziamo!
Non lasciarmi - Kazuo Ishiguro.

Kathy, Tommy e Ruth vivono in un collegio, Hailsham, immerso nella campagna inglese. Non hanno genitori, ma non sono neppure orfani, e crescono insieme ai compagni, accuditi da un gruppo di tutori, che si occupano della loro educazione. Fin dalla più tenera età nasce fra i tre bambini una grande amicizia. La loro vita, voluta e programmata da un'autorità superiore nascosta, sarà accompagnata dalla musica dei sentimenti, dall'intimità più calda al distacco più violento. Una delle responsabili del collegio, che i bambini chiamano semplicemente Madame, si comporta in modo strano con i piccoli. Anche gli altri tutori hanno talvolta reazioni eccessive quando i bambini pongono domande apparentemente semplici. Cosa ne sarà di loro in futuro? Che cosa significano le parole "donatore" e "assistente"? E perché i loro disegni e le loro poesie, raccolti da Madame in un luogo misterioso, sono così importanti? 


Battle Royale - Koushun Tagami.

Repubblica della Grande Asia dell'Est, 1997. Ogni anno una classe di quindicenni viene scelta per partecipare al Programma; e questa volta è toccato alla terza B della Scuola media Shiroiwa. Convinti di recarsi in una gita d'istruzione, i quarantadue ragazzi salgono su un pullman, dove vengono narcotizzati. Quando si risvegliano, lo scenario è molto diverso: intrappolati su un'isola deserta, controllati tramite collari radio, i ragazzi vengono costretti a partecipare a un "gioco" il cui scopo è uccidersi a vicenda. Finché non ne rimanga uno solo.

Sette minuti dopo la mezzanotte - Patrick Ness.

Il mostro si presenta a Conor sette minuti dopo la mezzanotte. Puntuale. Ma non è il mostro che Conor si aspettava, l'orribile incubo fatto di vortici e urla che lo tormenta ogni notte da quando sua madre ha iniziato le cure mediche. Questo mostro è diverso. È un albero. Antico come una storia perduta. Selvaggio come una storia indomabile. E vuole da Conor la cosa più pericolosa di tutte. La verità. 

La strada - Cormac McCarthy.

Un uomo e un bambino, padre e figlio, senza nome. Spingono un carrello, pieno del poco che è rimasto, lungo una strada americana. La fine del viaggio è invisibile. Circa dieci anni prima il mondo è stato distrutto da un'apocalisse nucleare che lo ha trasformato in un luogo buio, freddo, senza vita, abitato da bande di disperati e predoni. Non c'è storia e non c'è futuro. Mentre i due cercano invano più calore spostandosi verso sud, il padre racconta la propria vita al figlio. Ricorda la moglie (che decise di suicidarsi piuttosto che cadere vittima degli orrori successivi all'olocausto nucleare) e la nascita del bambino, avvenuta proprio durante la guerra. Tutti i loro averi sono nel carrello, il cibo è poco e devono periodicamente avventurarsi tra le macerie a cercare qualcosa da mangiare. Visitano la casa d'infanzia del padre ed esplorano un supermarket abbandonato in cui il figlio beve per la prima volta un lattina di cola. Quando incrociano una carovana di predoni l'uomo è costretto a ucciderne uno che aveva attentato alla vita del bambino. Dopo molte tribolazioni arrivano al mare; ma è ormai una distesa d'acqua grigia, senza neppure l'odore salmastro, e la temperatura non è affatto più mite. Raccolgono qualche oggetto da una nave abbandonata e continuano il viaggio verso sud, verso una salvezza possibile...

La solitudine dei numeri primi - Paolo Giordano.

Alice è una bambina obbligata dal padre a frequentare la scuola di sci. È una mattina di nebbia fitta, lei non ha voglia, il latte della colazione le pesa sullo stomaco. Persa nella nebbia, staccata dai compagni, se la fa addosso. Umiliata, cerca di scendere, ma finisce fuori pista spezzandosi una gamba. Resta sola, incapace di muoversi, al fondo di un canale innevato, a domandarsi se i lupi ci sono anche in inverno. Mattia è un bambino molto intelligente, ma ha una gemella, Michela, ritardata. La presenza di Michela umilia Mattia di fronte ai suoi coetanei e per questo, la prima volta che un compagno di classe li invita entrambi alla sua festa, Mattia abbandona Michela nel parco, con la promessa che tornerà presto da lei. Questi due episodi iniziali, con le loro conseguenze irreversibili, saranno il marchio impresso a fuoco nelle vite di Alice e Mattia, adolescenti, giovani e infine adulti. Le loro esistenze si incroceranno, e si scopriranno strettamente uniti, eppure invincibilmente divisi. Come quei numeri speciali, che i matematici chiamano "primi gemelli": due numeri primi vicini ma mai abbastanza per toccarsi davvero. 



Ed ecco qui cinque dei titoli che potete trovare nella mia wishlist! Quali sono i vostri?
Alla prossima!


lunedì 5 settembre 2016

Recensione: Demian - Hermann Hesse (NO SPOILER)

TRAMA
Il breve romanzo è scritto in prima persona, e racconta la
gioventù di Emil Sinclair. Un romanzo di formazione insomma, che ci narra le vicende del protagonista e della sua amicizia con un personaggio oltremodo particolare: Max Demian. Attraverso varie fasi, conosciamo lo sviluppo interiore di Sinclair, la ricerca di se stesso, i suoi timori, i dubbi, le conquiste personali, il rapporto con Dio. Che non è quello comunemente riconosciuto, ma è una figura dualistica, che abbraccia bene e male, è Abraxas. La scoperta del proprio Io, il rapporto con Demian e con questa particolare religione, sono il fulcro del racconto.

RECENSIONE
Iniziai questo romanzo in un periodo strano della mia vita, non adatto sicuramente a quest'ultimo, di conseguenza lo abbandonai dopo aver letto i primi capitoli. 
Poco fa ho ritrovato quell'ispirazione - la quale temevo oramai perduta - e l'ho ripreso tra le mani.
"Molte volte avevo fantasticato sul mio futuro, avevo sognato ruoli che mi potevano essere destinati, poeta o profeta o pittore o qualcosa di simile. Niente di tutto ciò. Né io ero qui per fare il poeta, per predicare o dipingere, non ero qui per questo. Tutto ciò è secondario. La vera vocazione di ognuno è una sola, quella di conoscere se stessi. Uno può finire poeta o pazzo, profeta o delinquente, non è affar suo, e in fin dei conti è indifferente. Il problema è realizzare il suo proprio destino, non un destino qualunque, e viverlo tutto fino in fondo dentro di sé. "
In queste poche righe, coglierete l'essenza totale di questo libro. Un viaggio, non uno qualsiasi. Ma un viaggio verso se stessi, verso la propria natura.
Hesse, dobbiamo dirlo, ha una scrittura molto complicata, ma, se letta nel momento giusto, rapisce e ipnotizza il lettore. L'autore, in Demian prova a dimostrare come anche un bambino può cogliere le varie sfumature della vita, talvolta anche meglio di un adulto. Ma non solo. Demian parla della formazione da bambino all'età adulta, ma parla anche del bene e del male e di quella linea sottilissima che li separa.
All'inizio di questo - breve - romanzo conosceremo un bambino, Emil Sinclair, il quale sarà fin troppo spaventato da quella linea tra bene e male, e attribuirà il bene alla sua dimora e il male a tutto ciò che si trova al di fuori della sua porta. Così facendo, farà di tutto pur di oltrepassare il meno possibile la porta di casa sua, sentendosi al sicuro solo all'interno.
Ma, un giorno, accadrà qualcosa, e Sinclair si spingerà fin troppo in là, ritrovandosi risucchiato dal male. Sarà - così - intriso dalle tenebre, dalle menzogne e dalla parte maligna. Inizierà a raccontare bugie ai suoi famigliari, a sentirsi lontano dal mondo beato di casa sua, quasi come se su di lui arrivasse la tempesta, mentre tutto intorno ci fosse l'arcobaleno.
Sentirà il peso della sua coscienza, dei rimorsi, e definirà quel periodo il peggiore della sua vita, fino a quando arrivò Demian. Demian è un marchiato - termine proposto da lui stesso e che si collega alla storia di Caino e Abele - e noterà il marchio anche su Sinclair, avvicinandosi così a lui, per parlare della sua versione riguardo alla storia del marchio di Caino, provando quasi a convincerlo che quel marchio non è solo un qualcosa di spaventoso e negativo, bensì un qualcosa di positivo che riusciva a distinguerlo dagli altri. Sinclair verrà salvato da Demian e, proprio per questo, sarà un personaggio fondamentale per tutta la durata della sua vita, verso il quale si rivolgerà nei momenti più oscuri, trovandolo sempre pronto a consigliarlo e supportarlo.
"Il Dio dell'Antico e del Nuovo Testamento è un personaggio eccellente, ma non è quello che dovrebbe essere. È il bene, la nobiltà, il bello, è paterno, alto, sentimentale: tutte belle cose, ma nel mondo c'è dell'altro che viene semplicemente attribuito ad diavolo, e tutta questa parte del mondo, questa metà viene soppressa e uccisa col silenzio. Allo stesso modo si esalta Dio come padre di ogni vita, ma non si parla della vita sessuale che pure è fondamento della vita, e se mai, la si dichiara diabolica e peccaminosa. Non ho proprio niente in contrario a che si veneri questo Dio Geova, ma io dico che dobbiamo venerare tutto e considerare sacro il mondo intero, non soltanto la metà ufficiale, artisticamente separata. Accanto al servizio di Dio dovremmo avere anche un servizio del diavolo. A me parrebbe giusto. Oppure si dovrebbe procurarsi un Dio che racchiuda anche il demonio e davanti al quale non si abbia da chiudere gli occhi quando avvengono le cose più naturali del mondo. "
Pian piano, però, Sinclair riuscirà comunque a distaccarsi dallo splendore della sua famiglia, sentendosi quasi un estraneo. Finita ormai l'adolescenza, perderà poi anche i suoi contatti con Demian, anche se quest'ultimo sarà sempre nella sua testa, nei suoi gesti, nel suo modo di pensare e consigliare. Si iscriverà ad una scuola, dove - all'inizio - prenderà la strada sbagliata, riuscendo, però, a ritornare sulla dritta via, quella verso la scoperta di se stesso.
Durante la sua permanenza in quella scuola, conoscerà un uomo, altro personaggio fondamentale per la sua esistenza e per il suo viaggio per scoprirsi.
"La vita di ogni uomo è un cammino verso se stesso, la ricerca di un cammino, la traccia di un sentiero. Mai nessun uomo è stato in tutto e per tutto se stesso; ognuno lotta per diventarlo, uno cupamente, l’altro più luminosamente, ognuno come può. Ognuno porta con sé i residui della propria nascita, muco e frammenti del guscio di un mondo originario, fino alla fine. Qualcuno non diventa mai uomo, rimane rana, rimane lucertola, rimane formica. Qualcuno è uomo sopra e pesce sotto. Ma ognuno è uno sforzo della natura per partorire l’uomo. E le origini sono comuni a tutti, le madri, noi tutti veniamo dallo stesso abisso; ma ognuno lotta, un progetto e una spinta dal profondo, per raggiungere il proprio traguardo. Possiamo capirci l’un l’altro, ma ognuno può interpretare soltanto se stesso."

Negli ultimi capitoli di questo romanzo ci troveremo caricati di agitazione, di nuove scoperte, nuove idee. Sarà in questi capitoli che Sinclair, ormai diciottenne - finalmente - si innamorerà. L'amata ripeterà più volte di voler essere conquistata, ricordandoglielo anche con diverse favole per lei molto significative e per la quale darà sempre una spiegazione.
Il finale, ad essere sinceri, è un finale aperto. Ma il libro non è solo questo. Sta a voi scoprire il resto.


Buon inizio settimana a tutti, cari lettori! Oggi vi porto questa recensione sulla quale ho dovuto lavorare molto prima che potesse soddisfarmi almeno un po', e questo è il risultato. Spero vi piaccia! 
Se avete letto/avete intenzione di leggere questo libro, mi raccomando, fatemelo sapere nei commenti! 
Un abbraccio e alla prossima.