venerdì 4 gennaio 2019

bilancio delle letture 2018

Quest’anno devo ammettere che non è stato molto proficuo riguardo alle letture. Ho infatti letto davvero pochissimo e di queste poche letture me ne sono piaciute davvero una piccola parte, o meglio, poche mi hanno lasciato davvero qualcosa rispetto a quanto avrei desiderato.
 I libri che più mi hanno segnata sui ventiquattro letti, sono sicuramente stati Il linguaggio segreto dei fiori di Vanessa Diffenbaugh, che mi ha insegnato che la vita ha sempre un arcobaleno sullo sfondo, anche se a volte viene nascosto dalle nubi grazie alla graziosa protagonista Victoria, impaurita da un mondo che si diverte a tormentarla ponendo dinanzi a lei fin troppi ostacoli, ma che le regala la passione dei fiori e di tutti i significati che questi racchiudono. Una bambina che diventa ragazza e poi donna, e che tenta di superare ogni singola paura che ha da sola, disprezzando gli altri e il contatto fisico.
Una storia che mi ha fatta piangere, ridere, e che mi ha scaldata il cuore durante e dopo la sua lettura.


La dama e l’unicorno di Tracy Chevalier, che mi ha trasportata in un’altra epoca, in un mondo di cui ho sempre pensato positivo, nascondendo gli evidenti disagi che lo contornavano. I meravigliosi personaggi descritti e ai loro diversi punti di vista che convergono tutti in un unico finale tanto ironico quanto drammatico, raccontano una storia ricca di disagio, facendo emergere i problemi dell'alta borghesia, e anche quelli dei lavoratori, ponendo l'accento sull'importanza della famiglia in entrambi i casi.
Un esempio molto evidente è la moglie non accettata per non aver procreato un maschio, contro l'amore verso una figlia cieca ma che possiede molteplici capacità. Tutti questi personaggi vengono uniti tra di loro da un altro personaggio, un pittore donnaiolo ed egoista.
Inoltre, grazia a questa storia, sono anche venuta a contatto con un’autrice con la quale ho sempre voluto approcciarmi e che non ha assolutamente deluso le mie aspettative.

Isola di neve, che mi ha fatta crescere grazie all'elevata scrittura della meravigliosa autrice Valentina D’Urbano, portandomi ad attaccarmi alle pagine dopo tanti libri lasciati a marcire sul mio comodino.
Pensare a questa storia, mi fa venire ancora i brividi. Mille generi in un tomo enorme ma che scorre via con troppa facilità.







Infine, ci sono stati alcuni libri fantasy che mi hanno tenuta molto compagnia e che mi hanno appassionata a storie meravigliose ed avvincenti seppur, a volte, semplici, e vi sto parlando de La chimera di Praga di Laini Taylor, Red e Blue di Kerstin Gier. Ovviamente, un tributo speciale va anche e soprattutto a Le fiabe di Beda il Bardo che mi hanno fatto compagnia durante la giornata di Natale e che ho amato profondamente, tanto da volerle rileggere ancora e ancora.

Ovviamente ci sono state anche altre letture, come vi ho anticipato, ma dovremmo imparare a vedere di più le cose positive di ciò che ci circondano, e condividere con gli altri quello che ci fa sorridere piuttosto che quello che ci lascia poco (magari, delle altre, ne parleremo in un prossimo post!).
Quindi chiedo anche a voi di condividere con me tutti quei libri che vi hanno più appassionati in quest’anno da poco concluso.
Alla prossima.

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