giovedì 5 novembre 2020

parole di (s)conforto

Quando nella vita collezioni solo fallimenti è strano poi pensare di essere riusciti in qualcosa.

Ci ho sperato tanto, ho lottato e a volte mi sono sentita cadere all'idea di non riuscire ad ottenere quello che volevo. Tuttavia, nonostante ciò, una volta che sono riuscita ad ottenerlo non mi sono sentita soddisfatta. Questo perché quando non credi in te stesso non puoi fare altro che non credere in nulla e non supportarti in quello che sei in grado di fare.

Sono demotivata, la sensazione di essere un fallimento mi assale, senza che io abbia neanche solo provato a fare qualcosa.  I nuovi inizi e i cambiamenti mi spaventano sempre e questo fa sì che io non

riesca a vedere del bello in tutte le novità che può offrirmi l’università. Non mi sento all'altezza, non mi sento in grado di poter fare quello che fanno gli altri, non mi sento grande abbastanza, non mi sento intelligente abbastanza. Tutto questo mi porta ad entrare in un ciclo vizioso dove mi circondo di cattive abitudini in cui non faccio nulla, e dove semplicemente poggio la mia testa sul guanciale del cuscino e guardo il nulla, nel buio della mia stanza. Non riesco a reagire, non sono in grado di fare quel passo che mi farebbe attraversare definitivamente la soglia verso una nuova strada, ma tengo sempre un piede inchiodato indietro, con la paura di allontanarmi dal passato a da ciò che, in un certo senso, mi proteggeva illusoriamente.

Non voglio essere questa persona, perché non mi rappresenta. Sto facendo tutto ciò che mi ero raccomandata di non fare, cadendo nel baratro dell'insicurezza e della paura, che mi paralizzano di fronte al futuro e alla vita che potrei avere.

Io voglio essere fiera di me stessa e voglio riuscire a rendere fiera anche la me del futuro facendo ciò che lei vorrebbe che io facessi e facendo ciò che la me del passato ha promesso che avrebbe fatto. 


E invece, mi sembra di vivere in un sogno, dove tutto ciò che faccio non ha delle conseguenze e dove il bello sfuma tra le dita, vaporizzandosi nell'atmosfera e non lasciando nulla di ciò che era. 





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