domenica 7 maggio 2017

Perché si legge? A cosa serve la lettura?


Molto spesso mi sono sentita chiedere domande del tipo ''Ma perché leggi? Dove trovi la voglia e il tempo?'' o anche ''Ma non ti annoia leggere così tanto?''.
Penso di non aver mai trovato una risposta precisa a queste domande.
Io credo che le persone leggano per vari motivi, uno di questi - il fondamentale e quello che accomuna tutti i lettori accaniti e ''occasionali'' - è la voglia di staccare un po' la spina. Allontanarsi dal mondo reale ed entrare a capofitto in un altro mondo, di qualsiasi genere.
Ci sono persone che preferiscono i fantasy, per introdursi ancora meglio in un altro mondo, essendo quest'ultimo - molte volte - inventato; c'è chi preferisce i romance, magari per sognare al meglio e allontanarsi dai vari problemi; chi preferisce i libri drammatici, per trovare delle sensazioni molto forti  anche nei libri. Ognuno ha il proprio genere letterario e c'è poi chi, come me, legge un po' di tutto.

La mia esperienza di lettura risale da una me bambina. Non ricordo esattamente a quando ho iniziato a leggere e, soprattutto, con quale libro io abbia iniziato questa mia passione, ma so per certo che durante la mia vita ho sempre trovato affascinanti i libri, la lettura in generale.
Nella mia mente ci sono diversi ricordi su alcuni approcci con i libri. I primi risalgono a dei regali, in particolare ricordo quando mia sorella vinse in una fiera un libro, Gelsomino nel paese dei bugiardi, e lo diede a me per farmi 'giocare' (essendo io molto ma molto piccola, infatti quella copia è abbastanza rovinata). Ricordo anche le bancarelle che trovavo fuori scuola, alle elementari, che vendevano quei libri illustrati che tanto amavo (infatti ne ho molti). Penso, però, che la mia esperienza sia nata grazie ai fumetti di Topolino e grazie a Geronimo Stilton. Del primo ho una raccolta molto vasta, anche se non troppo; del secondo, invece, posseggo solo due libri - ahimè - i quali leggevo e rileggevo, amandoli alla follia (e tutt'oggi il caro Stilton mi piace molto).

Ho iniziato a leggere libri per necessità. Mi sono trovata,dopo anni delle stesse letture, a bramare libri veri, libri senza illustrazioni, e ovunque ne vedessi uno, cercavo sempre di vedere il titolo. Se penso a ciò mi viene in mente un pomeriggio in cui io, mia mamma e mia sorella ci trovavamo in un negozio e io vidi sul bancone Hunger Games e il canto della rivolta: ricordo benissimo mia madre che mi diceva che quella fosse una semplice agenda, e la commessa specificare che in realtà era un libro acquistato su internet, in particolare su amazon. Essendo io molto piccola (non possedevo né telefono né computer), non avevo idea di cose fosse amazon, ma da quel momento particolare, iniziò ad aumentare ancora di più il mio bisogno di acquistare e leggere un libro.
Uno dei primi libri ''seri'', se vogliamo definirli così, è stato Divergent, il primo della trilogia della cara Veronica Roth. Ricordo esattamente l'ansia che provai alla fine di quel primo libro, la mia gioia nel tenere il libro tra le mani, accarezzare la copertina, odorare le pagine.. E, in special modo, ricordo i miei pianti alla fine dell'ultimo libro della trilogia, Allegiant.
Mi sono sentita dire moltissime volta che questa mia passione fosse inutile, uno spreco di tempo. Mai nessuno è riuscito a ritrovarsi nel mio modo di pensare sui libri.

In un libro ho sempre trovato un amico sincero, fedele, leale, a differenza di molte persone. I libri sono stati molto spesso il mio unico punto di ritrovo, di sfogo soprattutto: ho avuto, nel corso della mia vita, vari problemi - come un po' tutti - e, grazie ai libri, non mi sono sentita mai completamente sola, anche quando intorno a me non c'era nessuno. Ancora oggi, quando mi sento un po' giù, non ci penso due secondi e corro a leggere - o rileggere - qualche libro, e riesco sempre a sentirmi completa, in qualche modo.
Sono convinta che ogni libro che noi decidiamo di leggere, in ogni storia in cui decidiamo di entrare, in ogni personaggio in cui decidiamo di rispecchiarci, siano, in realtà, il nostro vero Io, lo specchio della nostra anima.

.. Perché chi legge vive milioni di vite,


mentre chi non lo fa ne vive solo una, la propria..

4 commenti:

  1. Ciao! Sono perfettamente d'accordo con te! Anche io, come tutti noi lettori appassionati, ho ricevuto qualche critica ed obiezione in merito a questo mio hobby...Tuttavia la penso come te, resta uno dei modi migliori di passare il proprio tempo libero, e per tutte le ragioni che hai elencato.
    Anche io sono rimasta male per Allegiant...come quasi tutti, credo :-)

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    1. L'importante è non dare mai peso alle critiche altrui, per nessun motivo!

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  2. Ciao Lucia:)
    Feci un post simile sul mio blog alcuni mesi fa. Sono perfettamente d'accordo con tutto quello che hai detto. Per me leggere un libro è come intraprendere un viaggio sconosciuto verso altri mondi e altre culture. Per me chi legge è qualcuno che avrà sempre qualcosa da dire. Inoltre, è liberatorio staccare la spina dalla noiosa realtà ;)

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    1. Ciao!
      Uuh, sono curiosa, vado a leggere il tuo post.
      Assolutamente d'accordo, è fantastico aprire un libro ed allontanarsi dal posto in cui si è per viaggiare lontano e vivere avventure meravigliose.

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