lunedì 23 ottobre 2017

RECENSIONE: Il principe prigioniero - C. S. Pacat


TRAMA:
Damen è un guerriero e un eroe per il suo popolo, nonché il legittimo erede al trono di Akielos. Ma quando il fratellastro si impadronisce del potere, Damen viene catturato, privato del suo nome e spedito a servire il principe di una nazione nemica come schiavo di piacere. Bellissimo, manipolatore e pericoloso, il suo nuovo padrone, il principe Laurent di Vere, rappresenta tutto il peggio della corte di quel paese. Ma all’interno di quella letale ragnatela politica niente è come sembra, e quando Damen si trova, suo malgrado, invischiato nelle macchinazioni per il raggiungimento del potere, è costretto a collaborare con Laurent per sopravvivere e salvare la sua casa. Per il giovane condottiero, a quel punto vige una sola regola: non rivelare mai, in nessun caso, la propria identità, perché l’uomo da cui dipende è anche colui che, più di chiunque altro, ha motivo di odiarlo.
Penso che Il principe prigioniero ci proponga una trama ricca di spunti molto interessanti e originali nel mondo del fantasy, sulla base, però, di una storia molto semplice e lineare. Ma partiamo con calma.In questo primo volume, Pacat ci mostra i personaggi che - se tutto proseguirà bene - ci accompagnano nella trilogia, in particolare Laurent e Damen. Personaggi del tutto opposti ma che, per una serie di motivazioni, si troveranno sulla stessa strada - una strada che dovranno percorrere insieme.

Damen - erede al trono del mondo di Akielos - viene mandato da suo fratello Castor, sotto falsa identità, come schiavo di piacere al principe di Vere Laurent: due mondi in disaccordo tra loro per le proprie idee e anche per motivazioni strettamente personali. Nel mondo di Vere è, a differenza di Akielos, proibito avere rapporti sessuali o intimi tra uomo e donna, in particolare tra le persone di corte per evitare la nascita di figli illegittimi e, di conseguenza, delle difficoltà per governare e per la successione - un approfondimento della lettura che ho davvero apprezzato, in quanto Pacat ci spiega anche i perché delle sue scelte.
I pensieri di Damen si soffermano principalmente sulla fuga da quel palazzo che lui ripudia in tutto e per tutto, ma le sue idee non potranno essere messe in atto per una serie di motivi che gli causeranno disagio e varie difficoltà. Uno di questi sarà proprio la sua ribellione, che lo porterà a subire diverse torture e limitazioni, quali la supervisione di una scorta e l'incatenamento all'interno e al di fuori della camera. Attraverso questa vera e propria prigionia, però, Damen riuscirà a scoprire diversi segreti sul mondo di Vere e sui suoi abitanti, conoscendo anche alcuni di essi - creando, tuttavia, con molti di loro una situazione di tensione e, a volte, anche di invidia. Il nostro protagonista capirà, nel corso delle pagine, che in realtà ribellarsi e comportarsi da persona dura e orgogliosa non lo porterà da nessuna parte - tanto meno alla libertà - e, proprio per questo, comincerà a sottostare al volere del principe, pur trovando molte difficoltà.

Mettendo da parte la trama, devo ammettere che questo libro mi ha molto affascinata, sia per lo stile di scrittura che per le ambientazioni che, ovviamente, per la storia in sé. L'ho trovata abbastanza originale e al di fuori dai soliti schemi e cliché che ritroviamo spesso in questi tipi di libri. Ho anche apprezzato molto i personaggi, in particolare Laurent, il quale si è presentato come un uomo sadico con una mentalità da bambino ma, allo stesso tempo, capace di raggirare le persone più grandi di luiDamen ha il suo perché, sia fisicamente che mentalmente, anche se in certe parti avrei voluto urlargli di fare o non fare qualcosa per cercare di renderlo più ragionevole.
portandole a sottostare alla sua folle volontà.
Oltre a questi due personaggi, però, si incontrano anche molte altre persone, tra cui altri schiavi e persone di corte - quali lo zio di Laurent che detiene il potere come consigliere. 

Devo ammettere che mi è molto dispiaciuto il fatto che la componente amorosa sia pressocché minima, sostituita da azione e intrighi sia reali che personali tra i personaggi. Anche se da una parte ho molto apprezzato questo aspetto in quanto preferisco queste tipo di storie.
Ci sono tantissime domande alle quali non sono ancora riuscita a dare una risposta e che spero possa ritrovare nei due libri successivi, che prego vengano tradotti in italiano il più presto possibile. Sto, tra le altre cose, facendo un grandissimo film per il continuo della storia, in quanto vorrei succedessero tantissime cose (soprattutto tra Damen e Laurent, se capite cose intendo *faccina pervertita*), ed inoltre penso che nel secondo volume ci saranno tante, ma tante morti, anche di un personaggio che ho adorato ma che reputo davvero molto debole per il compito che gli viene assegnato alla fine di questo primo volume. 
Quindi niente, mentre aspetto che i giorni passano per avere i miei due seguiti in italiano, io vado a cercarmi le bellissime fanart che si trovano su weheartit, voi, invece, ANDATE A LEGGERE QUESTO LIBRO. 

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