giovedì 28 febbraio 2019

RECENSIONE: Chiamami col tuo nome - André Aciman




Questo libro, per la mia esperienza di lettura e per le cose che mi ha fatto provare, potrebbe dividersi in tre parti.






Nella prima parte, durante la spiegazione di B., dell’estate afosa e dei nostri due protagonisti Elio e Oliver (e di tutti gli altri personaggi, tutti ben caratterizzati e molto profondi), ho provato inizialmente un attimo di distacco, faticando un po’ ad entrare nella storia seppur scritta divinamente.
Venuta a conoscenza delle persone di questa storia, ho iniziato a provare una certa empatia, sentendo un po’ come se B. la conoscessi da sempre anch’io, con le sue fatiche della tavola e i suoi ospiti improvvisi e sempre ben accetti.

Arriviamo poi alla seconda parte, molto più ampia della prima e della seconda. In questa parte, ho disagio in alcuni punti specifici. In questa parte, si mostra l’avanzo progressivo dei rapporti dei personaggi, se ne conoscono altri e si scoprono altri posti di questo piccolo paesino di B., del tutto estivo e ricco di odori del mare. Qui, Elio e Oliver iniziano a scoprire delle verità scomode, a scoprirsi a vicenda e a conoscersi a fondo. Durante la lettura di queste pagine, mi sono ritrovata dinanzi a molti alti ma anche a molti bassi, che mi hanno portata a storcere il naso qualche volta. Ho trovato ossessione e attaccamento su cose che mi hanno lasciata a bocca aperta. Ciò non significa che io abbia trovato disturbante queste situazioni solamente perché non si avvicinano al mio modo di pensare, ma che, semplicemente, non sono riuscita a vederle sotto un punto di vista totalmente “positivo”. Nonostante ciò, seppur con fatica, ho avanzato.
ritrovato nuovamente quel distacco che avevo provato inizialmente, abbandonando i vestiti dei personaggi principali, e provando

Ho avanzato fino ad arrivare all’ultima parte. La parte che ha segnato il mio giudizio definitivo riguardo questa storia. Durante la lettura delle ultime pagine non ho fatto altro che avere brividi continui per le parole scelte e per il linguaggio usato, gli occhi lucidi per gli avvenimenti e malinconia nel cuore per la fine.
Il finale mi ha straziata a tal punto da farmi lacrimare e avere voglia di chiudere e ricominciare daccapo la lettura, solo per poter arrivare alla conclusione di questa storia. Quindi, nonostante i costanti alti e bassi che ho percepito, posso dire di ritenermi totalmente soddisfatta.
Ve lo dico, all’inizio era un totale no, ma soltanto il finale, ripeto, soltanto il finale, ha stravolto totalmente il mio giudizio.

Adesso, non mi resta che guardare il film. 

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